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Aspetto transfrontaliero: prospettive italo-francesi ed europee

Una volta fatto questo inventario dei sistemi di tirocinio francese e italiano, sarebbe interessante interessarsi all'aspetto italo-francese.

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Abbiamo visto le differenze, soprattutto a livello normativo e soprattutto in termini di durata e remunerazione, dei due sistemi nazionali.

 

Come potremmo immaginare un futuro professionale italo-francese se queste differenze significative continuano a persistere? Perché non creare una convenzione italo-francese, o addirittura europea, per estenderla a tutti i paesi dell'Unione europea?

Sarebbe certamente un progetto ambizioso, ma sicuramente auspicabile per facilitare la mobilità degli studenti e gli accordi amministrativi per ciascun paese.

 

Abbiamo notato che una delle difficoltà della materia risiede nella differenza nel trattamento sociale dei tirocini, che in Francia è altamente regolamentato e retribuito legalmente, mentre in Italia questo varia ampiamente a seconda della regione e della mancanza di un quadro giuridico esistente raramente viene rispettato. Si tratterebbe qui di creare un quadro comprensibile da e per tutti, nei diversi contesti normativi.

 

La Commissione europea agisce oggi per rafforzare le condizioni di lavoro dei tirocinanti nell’Unione europea, con particolare attenzione alla retribuzione, all’inclusività e alla qualità dei tirocini.

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