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TIROCINI PER STUDENTI :
FRANCIA VS. ITALIA

Gli stage per studenti svolgono un ruolo centrale nella transizione tra gli studi e il mondo del lavoro. Da semplici osservazioni sul posto di lavoro, gli stage si sono evoluti fino a diventare un pilastro essenziale delle carriere universitarie.

In Francia, i tirocini hanno cominciato a diffondersi maggiormente alla fine degli anni '90, nell'ottica di professionalizzare la formazione. La riforma Savary del 1984 ha segnato una svolta rendendo obbligatori per alcuni corsi i tirocini in azienda, con l'obiettivo di rendere la formazione più adatta al mercato del lavoro e di rafforzare la supervisione didattica degli studenti. In Italia anche i tirocini, istituiti dalla Legge 196 del giugno 1997, si sono evoluti fino a diventare parte integrante della formazione universitaria e professionale. I tirocini curriculari ed extracurriculari sono regolati da convenzioni di tirocinio e devono essere vigilati da adeguato monitoraggio didattico. In Francia i tirocini sono stati istituzionalizzati con leggi come quella del 2014 che ne regola la durata e la retribuzione. In Italia, i tirocini sono fortemente legati ai sistemi educativi regionali, favorendo una prima immersione professionale a partire dall’università. Nel corso dei decenni questi programmi si sono diversificati per soddisfare le esigenze di settori in continua evoluzione, come la tecnologia, la sanità e il turismo.

 

In un contesto economico competitivo, gli stage consentono l'acquisizione di competenze pratiche (che integrano le conoscenze teoriche acquisite durante gli studi in un contesto lavorativo reale, che rafforza le capacità tecniche e interpersonali degli studenti), lo sviluppo di una rete professionale (una chiave per l'occupabilità), l'adattamento alle realtà del mercato del lavoro (superando il divario tra formazione accademica e competenze richieste), la scoperta del mondo professionale per familiarizzare con questo ambiente e comprendere le aspettative delle aziende, l'affermazione del soggetto professionale (aiutare gli studenti a confermare o adeguare le proprie scelte professionali, permettendo loro di scoprire diverse professioni e affrontare le sfide quotidiane).

 

Tuttavia, gli studenti a volte incontrano difficoltà, come difficoltà a trovare stage retribuiti o stage adatti al loro campo di studio. In Italia, ad esempio, il tasso di inserimento professionale dopo uno stage rimane basso, con solo una piccola percentuale di stagisti che riesce a trovare un impiego stabile. In Francia, i tirocini sono spesso meglio supervisionati, ma persistono le sfide legate all’integrazione professionale.

 

In Francia, nel 2022, sono stati svolti da studenti più di 1,2 milioni di stage, con una retribuzione media di 600 euro/mese. In Italia ogni anno vengono organizzati più di 300.000 stage, ma la retribuzione resta facoltativa in diversi casi. Circa il 60% degli studenti che completano uno stage trovano lavoro entro 6 mesi dal conseguimento del diploma. Gli stage offrono ai candidati un vantaggio significativo in un mercato del lavoro competitivo, poiché i datori di lavoro spesso favoriscono i candidati con esperienza pratica.

 

 

Esplora le diverse sezioni di questo sito per saperne di più sul sistema di tirocinio francese e italiano:

Scopri alcune testimonianze

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Lauriane Mastrocicco-Longe

Studentessa del 2° anno di Magistrale in Lingue, letterature e civiltà straniere e regionali, Italianistica/Francesistica presso l'Université de Grenoble

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Joël Franco Acuna

Laureato della Magistrale francese in Lingue e Affari internazionali - Relazioni italo-francesi presso l'Université Côte d'Azur, Joel si è anche laureato della Magistrale italiana in Economie e politiche dell'impresa e del territorio presso l'Università della Valle d'Aosta.

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